In morte di Michele Selvaggio

24 Agosto 2022

Caro Michele,
non riusciamo a parlare di te perché nelle nostre menti riaffiorano vivide le immagini dei giorni che abbiamo trascorso assieme, dapprima in Maremma a Casale di Pari e successivamente a Telese Terme, per suggellare il gemellaggio fra le nostre associazioni (Odysseus, Pro Loco Casale di Pari- Casenovole ed Istituto Storico del Sannio Telesino). È stato talmente contagioso il tuo entusiasmo che siamo riusciti a coinvolgere nei nostri trattati di amicizia comuni (Telese Terme e Civitella Paganico) e altri enti (Rotary Club della valle Telesina, Rotary Club di Grosseto, Pro Loco di San Salvatore Telesino, Pro Loco di Solopaca) che ci hanno affiancato in itinere.

Andrea Marcocci (presidente Odysseus) e Michele Selvaggio (presidente Istituto Storico del Sannio Telesino)

Tutto è nato da una tua idea semplice e geniale al tempo stesso, figlia di una mente nutrita dalle scienze e da una profonda cultura umanistica: la Maremma e il Sannio erano abitate da civiltà complesse già in epoca preromana, e lo studio di queste civiltà volevi approfondire.
Ogni tuo gesto in occasione del nostro incontro nella Valle Telesina era visibilmente improntato ad uno spirito inclusivo e alla volontà di conoscenza: l’accoglienza nella Abbazia del Santo Salvatore, centro di diffusione della cultura dei Longobardi in Italia, dalla quale partì S. Anselmo dAosta per diventare Arcivescovo di Canterbury; la cena con prodotti tipici in locale situato fra le mura Romane della città che diede i natali a Ponzio Pilato e al condottiero Caio Ponzio Telesino, figlio di quellErennio di cui parla Platone nel Timeo; la visita al parco paleontologico di Pietraroja e alla città romana di Altilia coniugata con la degustazione di un eccezionale prosciutto di montagna che parlava di qualità e tradizione.

Michele Selvaggio

Ti ricordiamo ancora per lo smagliante sorriso e per il papillon al collo. E forse proprio questo
farfallino inconsciamente fa di te un autentico sannita aperto alle cose del mondo. La farfalla per i nostri antenati era un messaggero di quel mondo ctonio, sotterraneo, che parlava di continuità fra vita e morte. La prossima farfalla che incontreremo ci dirà certamente che ti sei trasferito dalla Valle Telesina alle Valli Celesti e che anche lì starai provando a scrivere la storia del luogo. Ti conosciamo e siamo certi che è così, anche se sei diventato invisibile ai nostri occhi.
Salutiamo con rispetto e riconoscenza un uomo buono, un bravo medico e un fine letterato.
Ci mancheranno, ma non scorderemo mai le tue calorose premure e la tua passione.
Siamo vicini e abbracciamo con affetto tua moglie e i tuoi figli.
Ciao caro amico

Alessandra Biondi, Sindaco del Comune di Civitella Paganico
Associazione Archeologica Odysseus
Associazione Pro Loco Casale di Pari-Casenovole
Rotary Club Grosseto