10 Novembre 2007
Da Archeomedia, fonte Il Tirreno – Grosseto, 9 novembre 2007
Domani il tesoro archeologico rinvenuto in estate a Casal di Pari sarà esposto al castello di Casenovole. Il prezioso contenuto della cosiddetta «Tomba del tasso» vedrà finalmente la luce e potrà essere apprezzato anche dal pubblico. E’ stata organizzata infatti una conferenza, con la partecipazione del professor Mallegni dell’Università di Pisa. In programma anche proiezioni e visite guidate alla tomba.
Motore dell’iniziativa l’associazione archeologica Odysseus, in collaborazione con il Comune di Civitella-Paganico e la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana.
Per la prima volta saranno esposti i reperti archeologici recuperati lo scorso agosto durante le operazioni di scavo che hanno riportato alla luce una tomba etrusca del periodo tardo-ellenistico, in ottimo stato di conservazione.
Al suo interno furono trovate tredici sepolture, di cui tre urne cinerarie e dieci ossuari, contenenti ancora resti umani, vasi, monete e altri manufatti in bronzo, tra i quali anche un Kyathos, che è il caratteristico recipiente con manico allungato, utilizzato nell’antichità per attingere il vino dai crateri e versarlo nelle coppe.
Domani i reperti restaurati saranno esposti al pubblico dalle 10 alle 16, al castello di Casenovole, nella frazione di Casal di Pari. Sono attesi, tra gli altri, il presidente della Provincia Lio Scheggi, il sindaco del Comune di Civitella-Paganico Paolo Fratini, la dottoressa Gabriella Barbieri della Sovrintendenza per i Beni archeologici della Toscana e il professor Francesco Mallegni, paleoantropologo del Dipartimento di biologia dell’Università di Pisa.
La tomba, lo ricordiamo, è stata rinvenuta dal gruppo archeologico Odysseus, studenti e appassionati di archeologia residenti in paese.
«Per la mia esperienza – spiega Andrea Marcocci, archeologo, presidente del gruppo Odysseus – è raro trovare tombe così intatte e ben preservate».
Nel corso degli scavi la tomba è risultata composta da dromos, corridoio di accesso e camera funeraia. In essa sono state trovate anfore, olle cinerarie in ceramica, vasi e tre specchi in bronzo; in tutto una trentina di oggetti, quando di solito, in questo tipo di tomba ne venivano collocati al massimo 5 o 6. A questa prima campagna di scavi e al ritrovamento di Casenovole ha dedicato ampio spazio anche un giornale come Herald Tribune, oltre alle riviste specializzate.